Giornata Mondiale dell’endometriosi
Il 28 Marzo è la giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione sull’endometriosi
E tu sai cos’è l’endometriosi?
- Dolore pelvico cronico
- Ipertono della muscolatura vaginale
- Mestruazioni dolorose e irregolari
- Sanguinamento anomalo
- Dolore ai rapporti sessuali
- Problematiche vescicali e defecatorie
- Comorbilità con vulvodinia e altre patologie mediate da processi infiammatori cronici
Se soffri di uno o più di questi disturbi potresti avere l’endometriosi, una patologia caratterizzata dalla migrazione della mucosa endometriale intrauterina in sedi anomale pelviche ed extrapelviche
Sai che per avere una diagnosi in Italia il tempo medio stimato è di 7/8 anni?
Se sospetti di avere un’endometriosi dovrai
1. fare una visita ginecologica
2. ecografia pelvica, esami del sangue
3. se necessario risonanza magnetica
4. se necessario laparoscopia
E le cure?
👉🏻 farmacologica ormonale per interrompere il ciclo mestruale e attenuare i sintomi
👉🏻 chirurgia laparoscopica per rimuovere le lesioni endometriosiche
Cosa può fare la tua ostetrica per te?
👉🏻 lenire il dolore con tecniche come la tens o l’elettrostimolazione antalgica
👉🏻 lenire le tensioni muscolari con la riabilitazione pelvica
👉🏻 normalizzare il tono addomino pelvico con la rieducazione muscolare, con la terapia a vibrazione localizzata, con le manipolazioni
👉🏻 normalizzare l’attività vescicale e defecatoria con la rieducazione pelvica, le corrette abitudini escretorie e la stimolazione tibiale
👉🏻 migliorare la salute delle mucose
L’endometriosi è CURABILE e può essere affrontata con un’attenta valutazione di un professionista.
L’ostetrica Pamela Martinelli ha dedicato una mattinata di CHAT APERTA in cui risponderà a tutte le vostre domande in merito all’endometriosi. Martedì 28 Marzo dalle ore 10 è possibile scrivere in chat Messenger sulla pagina facebook, sulla pagina instagram in direct privatamente e su whatsapp +39 348 893 8745
Ostetrica Pamela Martinelli
Dopo quanto tempo si può riprendere a fare sesso dopo il parto?
Dopo quanto tempo si può riprendere a fare sesso dopo il parto?
(vaginale senza lacerazioni, con punti da lacerazione spontanea, dopo episiotomia, cesareo)
Dopo il parto non vi sono dei termini assoluti entro i quali sia possibile o meno riprendere i rapporti sessuali. Innanzitutto è da considerare la componente psicologica, la neomamma sente il bisogno di recuperare il suo corpo, da pancione pieno e armonioso si confronta ora con una pancia vuota e morbida ben lontana dagli stereotipi di bellezza canonici.
Gli ormoni legati al parto e all’allattamento offrono un senso di appagamento sessuale, una sessualità ben lontana da quella che siamo soliti immaginare, una sessualità ormonale che inibisce la libido.
Inoltre dopo il parto il corpo è “fragile” o almeno è questa la percezione che ne deriva, la vagina può essere gonfia e dolente, talvolta con punti, è molto frequente la presenza di emorroidi e in donne cesareizzate la ripresa è chiaramente più lenta per via della ferita addominale.
Ma vediamo i singoli casi:
- Le donne che hanno avuto un parto vaginale spontaneo senza lacerazioni avranno una ripresa probabilmente più veloce, ma nonostante l’assenza di punti le caratteristiche ormonali dei mesi successivi al parto inducono una secchezza vaginale che può ostacolare la penetrazione, in virtù di questo è
suggeribile attendere i propri tempi di ripresa e iniziare dolcemente senza creare traumi alla mucosa vaginale.
È inoltre possibile usare lubrificanti possibilmente di ottima qualità a base di acqua e senza sostanze irritanti, meglio ancora se si utilizza un buon olio di mandorla o un olio per il perineo. La presenza di punti da
lacerazione o peggio da episiotomia può dare ulteriore dolorabilità legata alla difficoltà di cicatrizzazione e riepitelizzazione delle varie zone della vagina, in questo caso sara utile effettuare degli impacchi di argilla verde ventilata in combinazione con tintura madre di calendula per asciugare, sfiammare e cicatrizzare la zona.
Qualora la dolenzia fosse legata a contratture muscolari del pavimento pelvico sarebbe allora consigliabile effettuare una valutazione della muscolatura vaginale con un’ostetrica esperta in pavimento pelvico e riabilitazione urogenitale. - Le donne che hanno avuto un cesareo possono incorrere nelle medesime
problematiche di natura ormonale o muscolare fatta eccezione dei disturbi la cicatrizzazione.
Quali accortezze usare?
Come citavo pocanzi, l’ascolto dei propri tempi e l’uso di un buon lubrificante sono i primi passi verso una ripresa più semplice e indolore. Molto utile è anche iniziare la ripresa della sessualità ricorrendo ai preliminari e ad una sessualità più dolce in modo da favorire la lubrificazione e l’ammorbidirsi dei tessuti.
E’ normale avvertire dolore?
Se sì, quando non è più normale e diventa un campanello d’allarme?
Nei primi tentativi, tanto più se questi avvengono in tempi molto precoci, è quasi una costante avvertire dolore o bruciore che gradualmente vanno a ridursi man mano che la donna riprende confidenza con il proprio corpo, la paura va sparendo e la vagina riprende le sue caratteristiche.
Talvolta però, a seguito di spinte forzate (manovra di Valsava), posizioni non fisiologiche durante il parto, manovre di kristeller o semplicemente a seguito di una rotazione anomala o una particolare pressione da parte della testa fetale, la parete muscolare del bacino e della vagina può irrigidirsi al punto da creare molto dolore e reiterato nel tempo.
Se questo si protrae per oltre sei mesi dopo il parto o si associa a perdita di urina e assenza di sensazioni vaginali e orgasmo, allora è consigliabile una valutazione pelvica.
Un consiglio per le coppie e la ripresa dell’intimità
Parlatevi, ascoltatevi, ri-conoscetevi ed innamoratevi ogni giorno… di nuovo!
Ostetrica Pamela Martinelli
Valutazione del pavimento pelvico: l’ostetrica spiega la sua importanza
- Innanzitutto si parla a lungo per conoscere la storia di quel corpo, in che modo ce ne siamo prese cura e che segnali ci sta inviando.
- Poi passiamo ad osservare… la vagina? No, non subito, prima osserviamo il corpo nella sua interezza. Osserviamo la postura, le caratteristiche del bacino e della colonna.
- E poi? Poi guardiamo la vagina? Non ancora, prima ci prendiamo cura del ventre, è un luogo sacro che può raccontare molto della storia di quella donna, ci sono cicatrici? Che aspetto ha? Ponendo le mani nei posti giusti possiamo scoprire tante cose.
- Dopo osserviamo il respiro, lo leggiamo in tutte le sue caratteristiche e vediamo che effetto ha sul corpo.
- E poi, solo dopo, guardiamo la vagina. Osserviamo il ritmo del suo respiro, perché la vagina respira lo sapevi? E osserviamo silenziose il suo aspetto che, così come il ventre può raccontarci così tanto della sua storia.
- Solo dopo usiamo le mani per fare valutazioni più approfondite. Se a livello nervoso il tuo corpo “sente” lo scopriamo con un cotton fioc, se internamente ci sono ferite e cicatrici invece lo scopriremo attraverso una visita delicata, ebbene si… Tutte le volte che hai provato dolore si poteva evitare.
- In ultimo testeremo la muscolatura e valuteremo eventuali prolassità.
La visita per la valutazione del pavimento pelvico è una visita complessa e lunga ma dentro c’è tanto cuore ed ogni donna dovrebbe dedicarsi questo spazio per ascoltarsi e prendersi cura di sé.
Non è mai troppo tardi, provare per credere
Ostetrica Pamela Martinelli